La potatura delle siepi spesso è sottovalutata ma in realtà è un'operazione fondamentale per ottenere delle strutture che facciano da perfetto sfondo a tutto ciò che costituisce il nostro giardino.
Effettuare questa operazione al momento e nel modo giusto è indispensabile per renderle non solo più belle, ma anche più sane, garantendo un continuo ricambio di foglie, al fine di evitare che per scarsa aerazione le piante possano essere attaccate da malattie come il mal bianco.
Esistono diversi tipi di siepe e diverse tipi di essenze utilizzate per la formazione di siepi secondo le esigenze, il clima, la posizione, la misura, ecc.
Possono avere un aspetto compatto, come nel caso delle sempreverdi e delle conifere, oppure differenziarsi nelle stagioni come le siepi a foglia caduca.
Esistono due metodi differenti di potatura: formale o informale.
La potatura formale prevede il taglio geometrico della vegetazione secondo forme molto ordinate, tipiche dei giardini classici.
Ne sono esempi i giardini delle ville antiche, dei castelli, di alcune residenze storiche nel mondo.
Si tratta di una pratica rigorosa, effettuata con tagli che favoriscano la crescita dal basso verso l’alto, utili ad educare la pianta a crescere eventualmente legata ad una sagoma.
L'arte topiaria ne è la massima espressione.
Ricordate il mitico giardiniere Edward mani di forbice?
Questo tipo di potatura deve essere effettuata con molta regolarità e precisione.
Se si vuole ottenere una siepe compatta e sana infatti, è bene cominciare le potature appena le piante vengono poste a dimora, per indirizzare fin da subito lo sviluppo iniziale delle piante con la produzione di nuovi rami.
La potatura informale invece permette la crescita degli arbusti in maniera più libera, mantenendo comunque una struttura abbastanza ordinata.
Si applica sia alle siepi sempreverdi che agli arbusti a foglia caduca, come biancospino, nocciolo, forsizia, rosa, ecc., che in questo modo possono crescere liberamente, fruttificando e fiorendo quando è il momento, in modo più naturale.
Questa pratica richiede minore cura e regolarità, pur tenendo conto che se le piante della siepe si sviluppano senza alcun intervento di taglio, tenderanno a svuotarsi nelle zone centrali e più basse, rendendola meno compatta e più disordinata, impoverendola anno dopo anno.
Tra le essenze sempreverdi più scelte negli ultimi anni per le siepi (soprattutto se di molti metri di lunghezza) sono il prunus lauroceraso e la photinia red robin (proprio la mia), che se vengono lasciate libere di crescere senza potature, diventerebbero troppo invadenti, visto la loro natura di arbusti di grandi dimensioni, coltivabili anche come piccoli alberi.
Non potare la siepe inoltre favorisce uno sviluppo scorretto delle piante, che tenderebbero a svuotarsi nelle zone più interne, a produrre rametti sottili nelle zone esterne, perché la parte interna non riceve la luce necessaria per produrre nuovo fogliame.
Per chi volesse delle siepi sempreverdi facili da potare consiglio di scegliere varietà di arbusti a foglia piccola o media, che rendono più facile mantenere la compattezza e la regolarità nel tempo.
Le migliori per queste caratteristiche sono il bosso, il ligustro, il cotoneaster, la pyracantha, il prunus sempreverde, l'evonimo, per dirne alcune sempreverdi, oppure il berberis tra le caducifoglie, ma ne esistono molte altre presso i vivai.
La scelta della siepe dipende dalle esigenze e dallo spazio che si può occupare.
Ciò che accomuna le piante sempreverdi utilizzate per le siepi è la loro rusticità, che non prevede che abbiano bisogno di grandi cure, non presentando particolari problemi colturali, e hanno uno sviluppo abbastanza rapido nel tempo.
Potare gli arbusti da siepe in modo approssimativo nel periodo sbagliato dell’anno può arrecargli numerosi danni.
I periodi migliori in generale per effettuare questa operazione sono la fine dell’inverno (passato il rischio di gelate) che può essere utile anche per togliere i rami secchi o gelati e poi l’autunno per riordinarla dopo la crescita vigoroso estiva e prima della stagione invernale.
Si può eventualmente effettuare una terza potatura nel mese di maggio, se ce n'è bisogno, sempre tenendo conto dei fattori fioritura, produzione di bacche, ecc..
Sulle siepi costituite da arbusti da fiore, come forsizia, rose, oleandri, hibiscus, ecc. è consigliabile praticare le potature dopo la fioritura evitando di tagliare i boccioli in attesa di fiorire.
Nel caso che abbiate piante da bacche, come la pyracantha, il cotonaster, o l'agrifoglio, che producono anche bacche, ricordiamo che per ottenere le bacche si dovrà lasciare che le piante fioriscano. Meglio allora potare a fine febbraio, appena finisce il rischio gelate.
Le conifere però a differenza delle altre essenze hanno esigenze particolari; si devono potare in altezza solo quando hanno raggiunto la taglia desiderata perché altrimenti tendono a svilupparsi solo in larghezza.
Sono piante che non necessitano di tante potature nell'arco dell'anno avendo uno sviluppo abbastanza compatto
Ma la tecnica qual'è?
Prima di fare danni seguite alcuni consigli di potatura!
Gli strumenti giusti, come sempre nelle operazioni di giardinaggio, sono fondamentali per il miglior risultato.
Si possono usare forbicioni da siepe con lame ben affilate, oppure per strutture di una certa dimensione, tosasiepi elettrici o a scoppio ed eventualmente seghetto per i rami più grossi.
Si dovrebbe iniziare a tagliare dalla parte più bassa della siepe, per stabilire la larghezza della base, risalendo verso l'alto e inclinando leggermente le lame, in modo tale da ottenere una forma leggermente più stretta verso l’alto.
Con questo tipo di potatura le piante riceveranno la giusta quantità di luce solare su ogni lato, oltre che a servire per cautelarsi contro i danni causati dal peso eccessivo della neve invernale.
Se volete effettuare un taglio super preciso su una siepe un po' disordinata o trascurata da tempo, si può usare una corda legata fra due pali piantati in verticale agli estremi della siepe, per seguire una linea guida dritta.
C'è poi chi della potatura ne ha fatto una vera e propria arte.